Process Mining e consulenza sono destinati a diventare un binomio indissolubile, specie per quanto riguarda le attività di razionalizzazione organizzativa e di audit di processo. È una questione di progresso tecnologico, senz'altro, ma anche di evoluzione sul piano metodologico. Se infatti da una parte il fenomeno di digitalizzazione degli strumenti e dei task aziendali è stato fortemente accelerato nei mesi dell'emergenza sanitaria, con l'effetto di una sempre maggiore disponibilità di dati utili a definire e monitorare i workflow, dall'altra la convergenza delle procedure approdate sulle piattaforme di unified communication and collaboration ha provocato un deciso aumento della complessità di tutti gli ecosistemi produttivi. Cogliere le opportunità e indirizzare le sfide di questa trasformazione irreversibile vuol dire diventare in grado di estrarre valore dall'analisi dei processi con un approccio completamente nuovo.
L'analisi dei processi compiuta in maniera tradizionale
Prima di approfondire le caratteristiche del balzo evolutivo che il Process Mining aiuta a compiere in questo senso, prendiamo in esame il modo tradizionale con cui per anni si è gestito (e si continua a gestire) l'audit di processo. Le aziende, tipicamente, ingaggiano dei consulenti esterni che hanno prima di tutto il compito di condurre interviste qualitative attraverso il coinvolgimento a più livelli di responsabili e utenti dei vari processi, a partire naturalmente da quelli mission-critical. Lo scopo è quello di convogliare in un unico punto di osservazione tutta la conoscenza raccolta, catalogando e armonizzando le informazioni per ricostruire in chiave bottom-up le dinamiche di ciascun processo. Dopodiché le si confronta con best practice omologhe e infine si traccia la strategia di reingegnerizzazione delle attività. Un meccanismo lungo, spesso tortuoso e solitamente caratterizzato da inevitabili lacune informative, gap di valutazione o errori metodologici.
Il balzo evolutivo del Process Mining
Il Process Mining cambia letteralmente le carte in tavola, rendendo oggettiva – e molto più agile – qualsiasi tecnica di osservazione. Il merito, ovviamente, è dell'analisi dei dati, la cui disponibilità, come detto, oggi è aumentata in maniera esponenziale. Le piattaforme di Process Mining sono in grado di leggere input che fino a qualche tempo fa erano difficili da individuare, raccogliere e analizzare: oggi i log ci sono, e pullulano di eventi e record catalogati attraverso attributi e metadati che ne semplificano la contestualizzazione e la correlazione. A questi si possono inoltre aggiungere miriadi di informazioni destrutturate, accessibili in tempi rapidi grazie alle tecnologie di Natural language processing.
Il Process Mining implica una procedura standard e ben definita: estrapolati i primi segnali dal patrimonio informativo aziendale, si sfruttano KPI standard per cominciare a costruire sulla base delle rilevazioni effettuate set di analytics e verificare la compliance e i costi di intervento. Il passo successivo prevede l'industrializzazione di ciascun ciclo di analisi, che permetterà di ottenere insight sempre più accurati.
Ma perché il Process Mining risulti uno strumento efficace non basta fare affidamento sui tool disponibili sul mercato. Le piattaforme possono essere applicate a un ventaglio amplissimo di casi d'uso, in quanto la tecnologia è agnostica rispetto alle tipologie di processi che si vogliono sondare. Per sprigionare tutto il potenziale della metodologia serve però il fondamentale contributo degli esperti di processo sui verticali a cui fa riferimento un'organizzazione. Ecco perché il ruolo dei consulenti non solo resterà centrale con la diffusione delle piattaforme di Process Mining, ma verrà ulteriormente valorizzato grazie all'integrazione delle skill dei professionisti con la capacità analitica del software. Del resto, gli interventi risulteranno tanto più rapidi ed efficaci quanto più il dato sarà normalizzato secondo criteri che privilegino la qualità alla quantità: approccio essenziale non solo per affrontare nel migliore dei modi il tema del Process Mining, ma anche per impostare una rotta coerente lungo il percorso che porterà alla creazione di una vera e propria data-driven company.
Così Explora Process di Integris si integra con le attività di consulenza
Consapevole delle nuove esigenze del mercato, Integris ha creato Explora Process, una piattaforma di Process Mining modulare che ha tutte le carte in regola per supportare le società di consulenza nelle attività di mappatura completa dei processi delle aziende clienti. Uno strumento in grado non solo di analizzare accuratamente lo status quo secondo criteri rigorosamente scientifici, ma anche di aiutare i professionisti a introdurre nell'organizzazione elementi di automazione di processo fondati su analisi oggettive delle opportunità esplorate. La flessibilità di Explora Process consente inoltre a Integris di mettere a disposizione delle società di consulenza i propri strumenti analitici in chiave B2B2B per elaborare proposizioni innovative, espandere il servizio di base e differenziare l'offerta.