Process Mining e Healthcare sono un binomio imprescindibile per chi, nel settore della sanità, ambisce a innovare il modo in cui operano gli addetti ai lavori e a garantire la qualità dei servizi offerti ai pazienti. Due obiettivi possibili solo se si ottimizza la catena del valore, reingegnerizzando tutte le attività per integrarle (o espanderle) con le nuove tecnologie digitali.

Se vogliamo davvero parlare di innovazione, le applicazioni di e-health e telemedicina, abilitate dall'adozione di strumenti e metodologie Internet of Things, riusciranno infatti a sprigionare tutto il proprio potenziale soltanto a una condizione: i processi alla base del loro funzionamento e i singoli task di ciascun utente dovranno essere all'altezza delle sfide che già oggi ospedali e strutture sanitarie si trovano ad affrontare. Aumentare l'efficienza nell'erogazione delle prestazioni, ridurre i costi senza sacrificare il personale e anzi valorizzare le risorse umane investendone il talento su attività strategiche vuol dire essenzialmente puntare sull'automazione di processo e su un approccio data-driven per impostare e aggiornare cicli operativi capaci di generare sempre maggior valore, in funzione dell'evoluzione degli scenari in cui opera ciascuna struttura.

Nella sanità, come in qualsiasi altro settore del resto, l'unica maniera per ottenere questo risultato è studiare approfonditamente lo status quo, valutare il gap tra l'assetto attuale dell'organizzazione e l'optimum che potrebbe raggiungere e, conseguentemente, apportare le opportune modifiche per convogliare – mantenendone coerenza e consistenza – tutte le operazioni verso gli obiettivi stabiliti nei piani di trasformazione digitale.

 

Per innovare la sanità è prima di tutto necessario ottimizzarne i processi

Qualsiasi procedura o azione, grazie al Process Mining, può diventare oggetto di analisi e, per questo, essere sottoposta a una revisione. Non si tratta solo di identificare colli di bottiglia, sacche di inefficienza, costi superflui e margini di miglioramento all'interno dei singoli processi, ma anche di contestualizzarli e metterli in relazione con altri flussi, per essere certi di scegliere soluzioni che, a livello sistemico, non creino più danni di quelli che risolvono.

Parliamo sia di workflow esistenti e consolidati, sia di meccanismi e ruoli ancora allo studio, come quelli per esempio necessari a imbastire servizi evoluti o a sostenere la digitalizzazione delle operazioni di ordinaria amministrazione (emissione di certificati online, visite da remoto, raccolta dei dati clinici sul piano dell'offerta rivolta ai clienti; procurement, gestione dei turni del personale e utilizzo degli spazi della struttura sul fronte interno). Il Process Mining è in altre parole indispensabile nel momento in cui un'organizzazione sanitaria punta a fare le stesse cose in modo nuovo, producendo risultati migliori e contenendo le perdite derivanti da piccoli e grandi errori di natura metodologica che, nella routine dell'esperienza quotidiana, sfuggono ai controlli e, concatenandosi producono effetti invisibili ma di grande impatto.

 

L'healthcare visto con gli strumenti del Process Mining: le prospettive future

Ma si tratta solo del primo passo lungo il percorso della digital innovation. Come detto, l'ottimizzazione dei processi è alla base dell'adozione di sistemi di automazione dei workflow che, a loro volta, costituisce la premessa per la creazione di servizi digitali innovativi. User experience e business continuity devono infatti diventare i pilastri del nuovo modo di concepire il settore sanitario: la disponibilità dei servizi senza limiti di orario e la loro accessibilità attraverso piattaforme ed esperienze d'uso semplificate e intuitive necessitano di un continuo lavoro di fine tuning dei processi in uno scenario sempre più integrato. Soltanto potendo fare leva sul Process Mining e su strumenti che aiutino a mappare in modo accurato il reale stato di efficienza delle operazioni all'interno dei flussi di lavoro, suggerendo interventi per potenziarlo, sarà possibile orchestrare la crescente complessità degli ecosistemi che compongono il settore dell'Healthcare.

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